E perché siamo in presidio permanente dal 9 agosto del 2021 ...
Il depuratore dei comuni del Garda esiste, funziona da 40 anni ed è a Peschiera!
I gruppi di interesse, capitanati dall'ex ministra Gelmini e dalla Comunità del Garda, vorrebbero stravolgere un sistema che opera in maniera efficace da decenni e pretendono di dirottare i reflui fognari prodotti nei territori della sponda bresciana del lago, in due impianti, da costruire ex novo, sulle rive del fiume Chiese (a Gavardo e a Montichiari). Non vi è logica e buonsenso nel rifare tutto andando a mescolare le acque di due bacini idrici estranei.
Le fogne dei Comuni gardesani devono invece continuare a essere depurate nel bacino idrografico del Garda (Sarca-lago-Mincio) e le acque trattate devono continuare a essere immesse nel corpo recettore naturale ossia il fiume Mincio. Un corso d' acqua con una portata costante di 50 mc/sec, dunque idoneo a ricevere le acque depurate.
Al contrario, il fiume Chiese - il quale ha una portata media annua di 5 mc/sec, ed é afflitto da molteplici criticità ambientali - non può essere ritenuto idoneo a ricevere lo scarico delle acque (benché trattate) provenienti da due depuratori da oltre centomila abitanti equivalenti ciascuno.
Deriva antidemocratica
Di fronte alle crescenti proteste popolari, il Governo nazionale ha imposto un Commissario straordinario, che ha il compito di costringere le comunità del fiume Chiese a subire un progetto che finirebbe per gravare esclusivamente su territori estranei al bacino del Lago di Garda, in spregio ai principi stabiliti dal Consiglio Provinciale nella mozione Sarnico.
Gli allarmismi su fantomatiche emergenze ambientali, diffusi in maniera strumentale dai sostenitori del progetto, sono costantemente smentite dai monitoraggi compiuti ogni anno dalla società di gestione, la quale, a oggi, ha certificato la sicurezza fino al 2035 delle attuali condotte sublacuali in acciaio.
Spreco di denaro pubblico
Per questa operazione é preventivata una spesa di circa 250 milioni di euro di soldi pubblici (stime destinate a lievitare) di cui , a oggi, non vi è la copertura finanziaria. Sicuramente buona parte degli investimenti ricadranno sui cittadini di tutta la provincia attraverso le bollette dell’acqua.
Il progetto di realizzare i nuovi depuratori a Gavardo ed a Montichiari prevede che i reflui siano raccolti in decine di Km di nuove condotte, da posare non si sa bene dove... Sono previste numerose stazioni di sollevamento, necessarie a pompare in salita, per 150 metri di dislivello, i reflui fognari costretti a scavalcare le colline moreniche attorno al Basso Garda Bresciano, con enorme dispendio di energia, esorbitanti costi di gestione e seri rischi in caso di malfunzionamento.
Affrontiamo le vere emergenze del Garda!
Nessuno dei Comuni del lago é in infrazione europea per mancata depurazione. Cosí non è in altri territori della nostra provincia! A quei Comuni il Commissario dovrebbe piuttosto rivolgere la propria attenzione. Il lago di Garda è attanagliato, ormai da troppi decenni, da ben altri problemi: innumerevoli scarichi abusivi neppure censiti, sfioratori che in caso di pioggia abbondante lasciano defluire nel lago gli scarichi delle fogne, mancata separazione delle acque bianche dalle nere, cementificazione selvaggia delle sponde. Ma su tutto questo non una parola è stata spesa.