Le forti e prolungate piogge dei giorni scorsi hanno evidenziato i 𝐯𝐞𝐫𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐛𝐥𝐞𝐦𝐢 del sistema di raccolta delle acque del lago di Garda. Le condutture miste, che convogliano nello stesso tubo acque piovane e reflui fognari verso il depuratore di Peschiera, mostrano la loro criticità: in determinate condizioni, scaricano nel lago il carico di acque meteoriche miste a fognatura a causa del troppo pieno. Tristi le immagini che arrivano dalla costa veronese del lago, ma anche sul Garda bresciano il problema è lo stesso: gli sfioratori di piena. Il lago di Garda, grande riserva di acqua potabile, ha bisogno di interventi per 𝐬𝐞𝐩𝐚𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨𝐭𝐭𝐞: le acque fognarie e quelle meteoriche devono seguire percorsi diversi. Le nuove condutture previste nella parte veronese, per le quali i fondi sono già esauriti, riusciranno a gestire le enormi quantità di pioggia recenti? E come funzionerà il depuratore di Peschiera, visto che la diluizione rende difficoltoso il trattamento? I nuovi depuratori imposti a Gavardo e Montichiari per la parte bresciana, oltre a essere costosissimi e impattanti, 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐥𝐯𝐞𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐛𝐥𝐞𝐦𝐢 di sversamento in caso di forti piogge? 𝐋𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐞̀ 𝐍𝐎 . Da sempre denunciamo le 𝐕𝐄𝐑𝐄 𝐞𝐦𝐞𝐫𝐠𝐞𝐧𝐳𝐞 che riguardano il lago di Garda, ma la politica, miope e interessata, continua a cementificare o a proporre costose ciclovie per incrementare il turismo. Queste azioni ignorano le operazioni necessarie per 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐚𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 la salute del lago di Garda e mettono a rischio il delicato ecosistema del fiume Chiese.